E così domani assisteremo, finalmente, a questa benedetta unione tra Katherine e William d'Inghilterra, meglio nota come il matrimonio del secolo, come è stato ribattezzato dai più grandi e autorevoli networks di informazione, consapevoli forse del fatto che la fine del mondo è prossima e che quindi gli altri 89 che mancano alla fine del secolo non contano, sia mai che Sir Elton John ri-cambi sponda e si innamori di Lady Gaga o che Ken sposi Barbie, per capirci.
Diremo dunque addio, con sommo gaudio delle mie funzioni cerebrali, agli utilissimi servizi su ciò che indosserà Kate, sullo shopping di Kate, sulla capigliatura di Kate (...) che ci hanno accompagnato in questi mesi di sventurata visione televisiva.
Non si sa ancora chi disegnerà l'abito della futura principessa, se lei stessa, Victoria Beckham, Bruce Oldfield, Alberta Ferretti, Sarah Burton, Alice Temperley, Daniella Helayel e chi più ne ha più ne metta (uno li dice tutti, prima o poi ci azzecca), ma in compenso possiamo sempre cimentarci in un ipotetico defilè degli invitati.
Per ora si sa soltanto che il copricapo sarà di Philip Treacy e che probabilmente sarà più sobrio di quelli di Marina Ripa di Meana (impresa facile comunque).
Ma passiamo alle invitate...
Le meringhe
La categoria più amata ed odiata allo stesso tempo. Chi li ama non può farne a meno e chi li odia ne abolirebbe persino la creazione.
Dai classici volant di Nina Ricci, passando per le balze Valentino, fino all'abito (s)piumato di Chanel. Rigorosamente per under trenta o, se siete over, per donne dotate di un gran senso dell'umorismo.
Le freddolose
Si sa il tempo in Inghilterra è tiranno, in entrambi i sensi. Primo perchè a Londra ritrovarsi sotto la pioggia è un attimo (come ritrovarsi dopo due minuti con 40 gradi), secondo perchè le long sleeves mimetizzano quei piccoli, grandi, enormi difetti che non risparmiano le over trenta, quali braccia cadenti o bicipiti da peso massimo reduci da abbuffate di uova al cioccolato.
Le signorine bon ton
Il collo alto unisce un po' tutti i pregi degli altri tagli: sfina le spalle, dona rigore, portamento ed eleganza.
Persino un'imponente scollatura sul retro passerebbe inosservata di fronte a cotanta grazia.
Roksanda Ilincic inoltre ha pensato proprio a tutto: farete persino pendant con il kilt di Carlo.
Quelle del mai con la stola
Spalle nude, uno dei pochi tabù ai matrimoni, specialmente per quelli in chiesa, specialmente in alcune chiese (una a caso... Westminster?!), irriverenti come solo un'invitata allergica alle convenzioni sa essere. Metteteci anche una stampa ironica e les jeux sont fait!
Deliziose!
Le asimmetriche
Mimetizza decolleté oltre che spalle abbondanti e da l'idea di esser coperte, quando in realtà non lo si è. Il taglio one shoulder, per dirla alla Kate, è da anni uno dei più gettonati e inflazionati dei catwalk. D'altronde come si fa a resistergli?
Le classiche
Quelle che ai pantaloni non rinuncerebbero mai, mai e poi mai. Dalla tuta con maniche a campana di Cristiano Burani fino al due pezzi stile zia in menopausa di Chanel: un'opzione ad hoc per tutte le invitate oltre la settantina (compagne del bridge di Elisabetta II siete avvisate!).
Per tutte le altre: jumpsuit o tailleur, riutilizzabili e pratici.
Le scoperte
Lo scollo a V, sia che scopri il seno o la schiena è la scelta più stuzzicante per chi ai matrimoni non vuole rinunciare ad una dose, più o meno ampia, di femminilità.
I tagli più audaci necessitano di un decolleté minimal o in alternativa di un accessorio coprente e tattico, come il maxi fiocco di Douglas Hannant.







4 comments:
come ben sai...io mi sento asimmetrica! XD
Io sono un ibrido tra tutti :D
Dopo aver visto i cappellini, metterei una nuova categoria: le reduci da una festa di carnevale!
Ahaha hai ragione :)
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